Covid, in Italia le sale scommesse e bingo chiudono alle 21

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E’ un piccolo coprifuoco quello che sta riguardando le sale scommesse e bingo: come annunciato ieri sera in conferenza stampa dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, infatti, per poter cercare di contenere il rischio di diffusione incontrollata del nuovo coronavirus, è stata disposta la chiusura anticipata, alle ore 21, di tali attività. Per quanto intuibile, nulla cambia invece per quanto concerne le sale online, che potranno continuare ad operare 24 ore su 24, permettendo così ai giocatori di poter giocare in maniera serena e sicura in ogni momento.

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Anche se nella conferenza stampa il premier Conte non ha fatto espresso riferimento ai casinò, è pur vero che non dovrebbero esserci dei dubbi circa l’estensione loro confronti di queste decisioni, come già avvenuto in passato. Pertanto, desumendo che anche questa volta si equipareranno i casinò alle sale scommesse, è lecito pensare che il Dpcm firmato ieri disporrà la chiusura di costoro alle 21, costituendo un vero e proprio duro colpo per questo settore, considerato che la maggior parte delle attività di gioco d’azzardo in “presenza” si svolgono proprio durante l’orario serale e notturno.

Di tale disagio, peraltro, il premier Conte è sembrato essere pienamente consapevole, affermando di comprendere che tutto ciò creerà delle perdite alle attività economiche. Lo stesso premier ha tuttavia voluto precisare che “non si può perdere tempo” e che è giunto il momento di mettere in atto ogni misura per poter scongiurare un lockdown generalizzato che “comprometterebbe il tessuto economico”. Il governo – ha poi aggiunto ancora Conte – si impegna comunque a risarcire il disagio derivante da queste misure, anche se non è ancora chiaro in che modo avverrà questo ristoro.

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