Presentati 3 Emendamenti al Decreto Dignità per i Casino

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Come tutti ormai sappiamo, il 14 luglio 2018 è entrato in vigore il DECRETO-LEGGE 12 luglio 2018, n. 87 recante “Disposizioni urgenti per la dignita’ dei lavoratori e delle imprese”. Meglio conosciuto come “Decreto Dignità”, il provvedimento ha avuto effetti anche sul mondo del gioco online ed in particolare sulla pubblicità online di siti scommesse, casino e luoghi in genere dedicati al gioco d’azzardo.

Decreto dignitàDecreto Dignità : chiesti i primi emendamenti

Fortemente voluto dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, ha avuto come prima ed immediata reazione la comunicazione da parte di Google dell’immediato blocco del servizio AdWords per le pubblicità di giochi online e scommesse, effettuata a mezzo di una lettera inviata a tutti gli inserzionisti.

Ovviamente non sono mancate le reazioni degli addetti al settore, in primis dei concessionari, ovviamente la parte più colpita dal provvedimento, i quali si sono già rivolti alla Commissione Europea per richiamare l’Italia al rispetto degli impegni a livello di direttive comunitarie.

Ma anche i responsabili ed i gestori di casino fisici hanno sollevato le loro rimostranze ai propri rappresentanti politici, come per esempio accaduto per il Casino di Campione d’Italia, da tempo afflitto da una pesante crisi che lo ha portato ad essere gestito da un Commissario Liquidatore, e che in attesa di un piano di ristrutturazione, venendo meno la pubblicità online subirebbe un altro colpo non indifferente alle sue speranze di rilancio.

Anche a livello istituzionale registriamo già i primi passi concreti : sono infatti già stati presentati 3 emendamenti al decreto che hanno ad oggetto l’esenzione della case da gioco dal divieto di pubblicità.

Le proposte, avanzate dai deputati Silvia Fregolent (Pd), Andrea Mandelli (Fi) e Bruno Tabacci (Misto), si fondano sul fatto che queste case sono vere e proprie aziende che oltre a dare lavoro a molti dipendenti sono regolarmente sottoposte a rigorosi controlli. Pertanto non è certamente colpendo queste attività che si può effettuare un intervento concreto ed efficace contro la ludopatia.

Inoltre, Tabacci sottolinea come nell’ultimo decennio le entrate delle case da gioco proprio a causa dell’affermarsi del gioco online abbiano subito un decremento di circa il 45% degli introiti aggregati. A prescindere dal Decreto Dignità quindi, la continuità aziendale di queste realtà è già di per se a forte rischio.

Continua il deputato affermando che “le case da gioco hanno subito la concorrenza dei giochi in concessione, circostanza che ha determinato la perdita di una quota significativa delle entrate assicurate agli enti pubblici territoriali, ed è necessario salvaguardare la continuità aziendale delle case da gioco, la loro capacità occupazionale e le loro funzioni cruciali per i contesti economici, sociali e culturali di riferimento anche tramite l’esenzione dal divieto di pubblicità”.

Gli emendamenti sono quindi stati depositati, dato che però il provvedimento è rivolto a più ambiti e settori e non solamente al mondo del gambling, a livello teorico dovrebbero iniziare ad essere esaminati in data odierna (23 luglio) ma non ci è dato sapere a quali richieste verrà data la priorità.

Ovviamente vi terremo aggiornati.

Per completezza di informazione riportiamo il Testo integrale del Decreto come riportato in Gazzetta Ufficiale.

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