Cosa prevede la nuova legge sui casinò e il poker online in Germania

Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 2022

La Germania, attraverso i rappresentanti istituzionali di 16 delle sue “regioni”, ha approvato una nuova legge che disciplina i giochi di casinò e il poker online dal prossimo 1 luglio 2021. Ma che cosa prevede questa legge? Quali sono le regole che coordineranno questo settore in costante crescita?

Regole del Punto Banco

Come funziona oggi in Germania

Oggi e fino al 30 giugno 2021 le società internazionali che intendono operare in Germania devono conseguire una licenza dall’ente competente di autorizzazione. Le società così autorizzate possono condurre solamente attività di scommesse sportive online, mentre i prodotti di casinò e di poker online sono preclusi a tali operatori.

Cosa cambia dal 1 luglio 2021

Le cose sono però destinate a cambiare dal prossimo 1 luglio 2021, quando la nuova legge sul gioco d’azzardo estenderà i servizi di gioco d’azzardo online regolamentato anche a casinò e poker online e, dunque, non solamente al settore delle scommesse sportive. Si tratta dunque di un passo in avanti notevole, che apre sostanzialmente il mercato tedesco dell’online gaming anche ad operatori stranieri che, fino ad oggi, erano praticamente tagliati fuori da tale business.

Quali saranno i limiti che rimarranno in vigore

Quanto sopra non equivale, comunque, a una vera e propria liberalizzazione del settore. Se infatti è vero che tra poco più di un anno il mercato tedesco sarà pronto per essere ampliato rispetto a quanto avviene oggi, è anche vero che gli stessi operatori saranno soggetti ad alcuni importanti vincoli. Per esempio, le scommesse sportive dovrebbero essere limitate al solo risultato finale dell’evento sportivo e non saranno consentite le puntate live.

Ancora, le scommesse dovrebbero essere soggette a un tetto per puntata di 1 euro per giro, e dovrebbero essere escluse le possibilità di fruizione di una funzione di gioco automatico, così come i jackpot. Altre limitazioni prevedono un tetto di deposito di 1.000 euro e l’abolizione della possibilità di promuovere le proprie offerte tra le 6 e l 21, in televisione.