Ludopatia, arriva la prima app che aiuta a prevenirla e combatterla
Per la maggior parte degli italiani il gioco d’azzardo è un piacevole passatempo e, nella migliore delle ipotesi, anche un modo per potersi portare a casa delle vincite più o meno consistenti. Per una fetta di giocatori, però, il gioco d’azzardo diventa una vera e propria dipendenza, una tentazione con la quale è difficile rapportarsi con piena consapevolezza, fino a creare un rapporto patologico con esso.
Ed è proprio per poter contrastare e prevenire la ludopatia che negli scorsi giorni è stata lanciata un’interessante app – la prima nel suo genere – che promette di dare una concreta mano nell’ottenere il supporto psicologico di cui si ha bisogno in questi frangenti.
Predisposta dalla piattaforma Gambless, e già disponibile per dispositivo iOS e Android, l’app è in grado di fornire ai soggetti che sono a rischio ludopatia una serie di risorse molto utili, come articoli informativi, diari terapeutici, test diagnostici, corsi psicoeducativi e tanto altro ancora, dimostrandosi in tal modo una efficiente risorsa per poter arrivare a contrastare in misura più efficace un pericolo sempre più diffuso anche nel nostre territorio.
Il merito di Gambless, e della sua app innovativa, è quello di aver affrontato il delicato tema del gioco responsabile con un approccio tutto nuovo, che pone la dipendenza dal gioco d’azzardo nel corretto contesto, troppo sottovalutato: quello della salute mentale di una persona.
È per questo motivo che il contenuto dell’applicazione è direttamente indirizzato a consentire a tutte le persone interessate da questo problema, e alle persone più vicine a chi è a rischio di ludopatia, di poter ottenere tutta la formazione più utile sui rischi che il gioco d’azzardo comporta, offrendo contenuti educativi su temi più generali relativi alla salute e al benessere mentale ed emotivo, e su temi più dedicati relativi alla ludopatia.
Tutto il materiale presente è stato creato da un team di psicologi specializzati nella dipendenza da gioco e in altri comportamenti di tipo compulsivo, al fine di garantire informazioni supervisionate da personale esperto.
